Antonio Marciano – Un Fiore per Gioco

13 maggio 2021
a cura di: Ermanno Tedeschi
Via Parma 52, 10152, Torino

Un vero e proprio inno alla rinascita la mostra di Antonio Marciano UN FIORE PER GIOCO curata da Ermanno Tedeschi che inaugurerà giovedì 13 maggio alle ore 18,30 presso lo spazio dell’Associazione Culturale ACRIBIA in Via Parma 52 a Torino.

“Le opere di Antonio Marciano – racconta il curatore Ermanno Tedeschi – sono una celebrazione del risveglio e diventano simbolo non solo della rinascita della primavera, ma anche della ripresa delle attività culturali in Italia. I suoi lavori sono un vero e proprio inno alla vita. Infatti Antonio, nonostante la malattia, non ha mai smesso di lottare e continuare a guardare il mondo con gli occhi di un artista, alla continua ricerca del bello e dell’armonia”.

Aggiunge poi “I chiodini di Quercetti diventano un pennello nelle sue mani e ogni singolo chiodino è una pennellata di colore: solo vedendoli tutti accostati gli uni agli altri si ottiene la visione di insieme: un divisionismo estremamente moderno e materico”.

L’intento di Marciano non è quello di fare un gioco o di legarsi semplicemente all’immaginario infantile. L’interesse artistico è legato alla gestualità dell’infilare i chiodini, rituale che elogia il lento scorrere del tempo come cura per alleviare la frenesia del quotidiano. Attraverso queste opere Marciano esprime la voglia di essere vivo e la voglia di appuntare la realtà e bloccarla sulla tavola con i chiodini.

“Le persone, avvicinandosi – spiega l’artista Antonio Marciano – e percorrendo le lunghe linee dei chiodini, risentiranno i colori punto a punto e faranno quei pensieri brevi e gioiosi che si realizzano quando spunta un fiore. Vorrei che le mie opere permettessero all’osservatore una piccola fuga spirituale, per non dimenticare l’importanza delle cose che hanno una forza e una bellezza straordinaria pur essendo semplici, temporanee e fugaci”.

Le opere di Antonio Marciano sono caratterizzate da una tecnica insolita, con la quale l’artista costruisce un’immagine sintetica, legata alla riproduzione della Natura.
Opere fatte di tempo, di cura nella composizione, eseguite punto per punto. Un gioco d’altri tempi, che permette all’artista un lavoro paziente e quasi rituale dove ogni singolo elemento ha valore per stesso, come gesto, come carezza. Un’estetica pixel che è di grande attualità ed è molto ricorrente nelle scelte degli artisti interessati a restituire l’immagine del proprio tempo.

Secondo alcuni studi l’utilizzo regolare del gioco dei chiodini Quercetti è una formidabile ginnastica motoria per la mano. Si è anche scoperto che attraverso la mano e il chiodino colorato si possono ottenere ripercussioni benefiche sul cervello avvantaggiando le nostre abilità linguistiche. E questo lo sanno bene i piccoli abitanti di Saronno, dove spesso l’artista trasmette la sua arte con laboratori e workshop.